Bidayuh è il secondo più grande gruppo etnico nel Sarawak dopo quello deglil Iban, e vanta una popolazione di circa 200000 persone. Le genti Bidayuh si trovano principalmente in Sarawak e nell’ovest del Kalimantan. Il popolo Bidayuh, come tutti gli altri gruppi etnici in Malesia, ha la propria cultura: se la caratteristica popolare Iban è il tatuaggio, possiamo affermare che i Bidayuh sono ben noti per l’utilizzo di braccialetti.
Già nel 2009, durante il mio primo semestre presso l’Università Malaysia Sarawak (UNIMAS), la mia amica ed io fecimo una ricerca sul popolo Bidayuh e sulla loro originale cultura. Nel settembre dello stesso anno programmammo un viaggio di tre giorni a Kampung Semban, l’ultimo villaggio Bidayuh dove le abitudini culturali folcloristiche sono ancora osservate in una certa misura.
Kampong Semban si trova nella zona di Padawan, a 3000 metri sul livello del mare. Il nostro viaggio iniziò in macchina da casa mia, e procedette verso i piedi delle colline. L’unico modo per raggiungere Kampong Semban è tutt’ora a piedi (un’altra opzione è l’elicottero). Ci incamminammo alle 9 del mattino, io, la mia amica e la nostra guida, un missionario di nome Ps. Noit. Durante il percorso attraversammo numerose frazioncine dove fecimo la conoscenza di alcuni abitanti del luogo.
La strada era irregolare e la camminata dura, particolarmente impegnativa per coloro che non sono abituati alle escursioni a piedi, e per chi come noi che si porta appresso parecchie provviste. Lungo la prima parte del percorso affrontammo pioggia, ripide colline e attraversammo persino un ponte di bambù abbastanza instabile. Dopo un’ora di cammino raggiungemmo il villaggio di Kampong Taba Said, dove ci fermammo a riposare e a rifocillarci.
Ripartimmo consapevoli che per raggiungere la nostra destinazione avremmo dovuto attraversare altri due villaggi ancora lontani, Kampong Bejong e Kampong Rejoi. Fu solo dopo più di sei ore e mezzo che raggiungemmo la cima della montagna dove si trova il villaggio di Kampong Semban.
Kampong Semban è un villaggio a dir poco bello, l’unico situato in questa zona montagnosa. Parecchie nuvole coprivano il cielo dopo il recente acquazzone. L’aria era fresca, e l’acqua alla cascata era incredibilmente pulita. Dal paese la vista a 360 gradi di tutta l’area era notevole. Il nostro letto per la notte fu fornito da uno degli abitanti del villaggio, amico di Ps. Noit. Eravamo così stanchi che ci addormentammo subito dopo cena.
Il giorno seguente iniziammo la ricerca sull’uso simbolico dei braccialetti tra la gente Bidayuh. Riuscimmo a trovare due donne locali che ancora li indossavano: la 84enne Anu Anak Gaek, e Peluk Anak Abeh. Anu ci raccontò che indossava braccialetti alle braccia ed alle gambe da quando aveva 10 anni. Peluk disse che ne aveva 5 quando iniziò ad usarli. Ci erudirono sulla pratica di indossare braccialetti tra la comunità Bidayuh, una consuetudine tramandata di generazione in generazione.
I braccialetti sono realizzati in rame e indossati solo dalle donne Bidayuh, e si possono acquistare nei negozi della città di Kuching. I braccialetti indossati nelle braccia e negli avambracci sono chiamati Luyang, mentre quelli indossati nelle gambe sono chiamati Lasung.
Fu molto interessante ed affascinante sentir parlare dell’uso simbolico e pratico dei braccialetti da parte della comunità Bidayuh: si dice che proteggano le persone in caso di guerra con altri gruppi etnici; furono utilizzati come un accessorio per il corpo durante i tempi antichi; sono indossati durante le feste del raccolto, come quella di Gawai Dayak, dove le donne ballano mettendo in mostra i braccialetti colorati che emettono un grazioso suono quando scossi dai movimenti.
Quando ci hanno detto che l’usanza di indossare braccialetti sta scomparendo tra la gente Bidayuh a Kampong Semban, ci siamo rimasti male. Anu ha ammesso che i tempi moderni e la tecnologia fanno emigrare le nuove generazioni, che peraltro sono riluttanti ad utilizzare braccialetti perché li trovano scomodi e dolorosi, soprattutto all’inizio. Anu afferma pure che siccome l’uso di braccialetti è di origine animisticha, questa usanza è ora vietata dalla Chiesa cattolica.
Lasciammo il paese il giorno seguente, contemplando i risultati della nostra breve ricerca, che non erano poi così promettenti. Da quel viaggio abbiamo imparato che a causa della costruzione della diga di Bengoh, gli abitanti sarebbero stati trasferiti ad una nuova ubicazione. A quell’epoca individuammo in paese solo 5 persone che ancora utilizzavano i braccialetti, e tutti in età dai 50 anni in su. Sicuramente questi non sono buoni segnali per il futuro dei braccialetti, all’apparenza una tradizione morente.
Nonostante questi risultati, tornammo molto felici per il viaggio compiuto, e con un sacco di ricordi indimenticabili del trekking, del villaggio e degli abitanti di Kampong Semban. Consiglio vivamente questo posto, soprattutto per escursionisti e amanti della natura.