Durante un recente viaggio ad Ubud, Bali, ho fatto una sosta in una delle piantagioni di caffè dell’isola: la Laksmi Bali agro tourism. E’ lì, nelle zone di montagna nei pressi dei vulcani balinesi, che il clima è perfetto per la coltivazione e la produzione del caffè, e tra questi chicchi c’è il più famoso e costoso caffè del mondo: il Kopi Luwak.
Devo ammettere che fino a qualche anno fa ignoravo ingiustamente questa speciale miscela di caffè e la sua produzione, che implica un metodo di tostatura alquanto lento. Inoltre, sono italiano e questo fa di me un amante del caffè! Per queste ragioni, dopo aver notato un paio di grandi cartelli pubblicitari di piantagioni di caffè ai bordi della strada, ho sollecitato il mio autista a fermarsi.
Siamo stati immediatamente accolti da una giovane e sorridente ragazza in uniforme, la quale ci ha gentilmente invitato a seguirla all’interno della piantagione. Il luogo ci è sembrato subito immenso. La guida era incredibilmente ben informata e ci istruiva mentre ci portava lungo sentieri ben curati all’interno dei giardini. Abbiamo visionato una piantagione-tipo di diverse piante produttrici di spezie come vaniglia e cannella, oltre a diverse varietà di piante di caffè nelle varianti di Arabica e Robusta.
La guida sfornava un sacco di notizie e curiosità ed il tempo è volato in sua compagnia. Ci ha tenuto ad informarci che il caffè a Bali può essere coltivato in modo sostenibile ed etico, in quanto la pianta utilizza meno acqua di altri frutti, e l’industria impiega agricoltori locali che vengono spronati a lavorare secondo il modo tradizionale di vivere balinese.
Seguendo il percorso, abbiamo raggiunto una zona dove un paio di piccole creature simili a dei possum riposavano nella loro casetta sull’albero, raggomitolati come armadilli. Erano queste le star dello show: le civette delle palme, anche detti zibetti. Uno di loro si risvegliò al nostro arrivo e raggiunse immediatamente la rete del recinto per fiutarci. Era una bestia ben accudita, e abbiamo dovuto resistere alla tentazione di carezzarla. La guida si è affrettata a metterci in guardia: pur avendo un’aspetto carino, gli zibetti sono animali selvatici e sono inclini a mordere.
Ma lasciate che vi dica di loro. Questo animale notturno simile ad un felino e nativo del sud-est asiatico e dell’Africa mangia solo le più fresche bacche di caffè, quelle dalla polpa più carnosa. Queste bacche viaggiano attraverso l’apparato digerente dello zibetto, e in questo modo vengono trattate da particolari enzimi in un processo che rimuove gran parte della loro amarezza. Lo zibetto digerisce e poi defeca le bacche, creando la superba miscela dal delicato sapore della quale tutti parlano: il Kopi Luwak, il caffè più costoso al mondo, che viene venduto in Occidente ad un prezzo che varia dai 300 a 700 euro al kg!
La guida ci ha poi portato nella zona dove il Kopi Luwak viene elaborato; là abbiamo assistito al processo in cui i chicchi vengono lavati, essicati al sole ed infine dove i loro semi vengono estratti per la torrefazione e macinazione, il tutto a mano! Incredibile!
Siamo poi stati diretti in un’area comune che gode di viste mozzafiato sulle piantagioni di riso circostanti. C’erano sedie e tavoli in legno coperti da un gazebo, dove ci siamo seduti per degustare una serie di tè e caffè di vari gusti coltivati localmente, tra i quali al sapore di vaniglia, cannella e zenzero, uno dei miei preferiti. La degustazione è gratuita. Ci è stato in seguito offerto di acquistare una tazza di Kopi Luwak al prezzo scontato di 50.000 IDR (circa 3 euro), che non è affatto male per una tazza di caffè che può costare fino a 40 euro in occidente. Abbiamo subito approfittato, sorseggiando il nostro Kopi Luwak mentre contemplavamo la valle sottostante. Un vento fresco aveva iniziato a soffiare dalle montagne e il caffè caldo era un toccasana.
Una volta terminata la degustazione, la visita si è conclusa al negozio della piantagione, dove i visitatori possono acquistare la maggior parte dei prodotti degustati durante il tour, tra cui ovviamente il Kopi Luwak, tutto ben impacchettato e pronto per essere regalato al vostro ritorno a casa. Il prezzo di tè e caffè al negozio può essere leggermente superiore a quello del supermercato medio a Bali, ma considerando che li producono in loco e che la visita alla piantagione è gratuita, non ho esitato e ne ho acquistati alcuni.
Abbiamo trascorso una bell’oretta in compagnia di un’ottima guida, la quale ha giustamente ricevuto le nostre congratulazioni ed una mancia. Consiglio vivamente una sosta al Laksmi Bali agro tourism: è un ottimo posto da vedere per chi sta visitando l’isola o per chi alloggia nella zona di Ubud, è diverso da qualsiasi altra attività a Bali, e per di piú non è necessario sborsare soldi se non si desidera.
Il Laksmi Bali agro tourism si trova sulla strada che va da Ubud a Kintamani. La loro pagina facebook è https://www.facebook.com/LaksmiBaliAgro/
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