Il villaggio Tenganan Aga – Bali

  • A craftman selling his producs at Tenganan
  • One of the houses at Tenganan
  • Painting the bamboo sheets at Tenganan
  • Stall and house at Tenganan
  • Storage area under a lumbung
  • view of the main Tenganan concourse
  • Welcome sign at the entrance
  • Women carrying sand
  • Working on crafts
  • Ikat weaving
  • GIant frangipani tree near one of the bale'
  • Common bale' at Tenganan
  • Bamboo sheets paintings
  • Carrying coconuts along cobbled stoned paths
  • Centenary tree in the main concourse
  • Crafted architectural paintings on bamboo
  • Craftmanship of any kind at Tenganan
  • Ducks on the main concourse
  • Entertaining music at Tenganan
  • Woven baskets

Candi Dasa è il nome collettivo della più popolare spiaggia ad est di Bali, che copre un totale di tre miglia di sabbia dorata e comprende una serie di piccoli villaggi costieri: Candi Dasa, Senkidu, Mendira, Buitan e Manggis. È qui, non lontano dalla spiaggia, in direzione colline, che si trova Tenganan Aga, un villaggio tradizionale di artigiani che poco è cambiato nel corso dei secoli.

Tenganan Aga ha un’architettura così unica ed è talmente conosciuto per le abilità dei locali nell’arte del tessere, oltre a vantare un incredibile susseguirsi di beni artigianali, che è la destinazione piú importante nella maggior parte delle gite in giornata nell’est di Bali.

Welcome sign at the entrance

Welcome sign at the entrance

IL VILLAGGIO

Siamo arrivati a Tenganan in una mattina d’estate e siamo stati immediatamente rapiti dalla sua posizione strategica: una valle circondata da una serie di colline e foreste. Ci hanno chiesto di fare una donazione prima di entrare nel villaggio (calcolate sulle 15.000-30.000 IDR – o € 1-2 a persona), fondi che ci hanno assicurato vengono re-investiti per il bene comune del villaggio. Ci siamo poi uniti al resto dei visitatori per un tour a piedi sotto la supervisione di una guida locale competente. Sia le guide di viaggio che i siti web affermano che Tenganan è “uno dei borghi più appartati, isolati e conservatori sull’isola di Bali”. Beh, posso concordare con il termine conservatore, forse, ma i visitatori erano in abbondanza e i negozi e le bancarelle artigianali e di souvenir abbondavano.

La prima cosa che abbiamo notato sono state le alte e solide mura che circondano l’intera Tenganan – inizialmente destinate a mantenere gli estranei a distanza -, interrotte solo in prossimità di quattro porte poste di fronte ai quattro punti cardinali. Siamo entrati nel paese attraverso la porta sud, affiancata da due piccoli tempi.

Ci hanno spiegato che il villaggio è stato creato secondo un sistema di livelli: più lontano ci si avventura dall’entrata, più si sale. Il livello dove uno vive viene deciso secondo l’età: nel più basso si trovano le famiglie più giovani e le case e le bancarelle degli artigiani, mentre i più anziani del villaggio vivono nel livello più alto.

view of the main Tenganan concourse

view of the main Tenganan concourse

Abbiamo passeggiato lungo le stradine lastricate, cercando di evitare temporaneamente di guardare la mercanzia esposta nelle diverse piccole bancarelle: maschere, bandiere, cappelli, sculture in legno, tessuti ecc. Ci siamo invece concentrati sullo stile del villaggio: case molto simili sono state costruite ad entrambi i lati di piccoli vicoli nonché nel viale principale, con porte che vi si affacciano.

Più avanti, nel bel mezzo del viale, vi è un solido balé (gazebo) in legno lungo 20 metri, una sorta di casa del popolo dove vengono prese le decisioni amministrative, e accanto ad esso è la torre del tamburo, che viene suonato 21 volte all’inizio di ogni giornata. Poco distante dal centro ci sono i balé banjar, padiglioni comuni per l’uso pubblico che servono per incontri formali ed informali nonché appuntamenti cerimoniali. Il tempio principale del villaggio, il Pura Puseh o ‘tempio dell’origine’, si trova nella parte settentrionale. Qua e là vi sono enormi alberi di frangipani e banyan circondati da muretti in pietra grezza.

Assetati di informazioni culturali, ci siamo separati dal resto dei visitatori e ci siamo seduti per una pausa, immergendoci nelle pagine di una guida…

One of the houses at Tenganan

One of the houses at Tenganan

LA STORIA

L’affascinante storia di Tenganan risale intorno al 200 aC ed è legata al Bali Aga, il popolo originale di Bali. Si sa veramente poco su Tenganan, ma ci sono alcune versioni che vale la pena menzionare. Alcuni sostengono che la parola Tenganan derivi dalla radice ‘tengah’ che significa ‘spostarsi verso un’area interna’; questo proverebbe che della gente di mare a un certo punto decise di trasferirsi in una zona rurale dell’entroterra per stabilirvi un villaggio. Un’altra versione rivela che la zona intorno Tenganan fu donata a Ki Patih Tunjung Biru, mano destra del Re di Bedahulu (situata sulle colline di Gianyar Regency), quando questo ritrovò il cavallo perso del re (anche se trovato morto). Infine, esiste una leggenda secondo la quale la zona era governata dall’ingiusto e crudele Re Maya Denawa, il quale proibiva ai balinesi di eseguire rituali religiosi. Dopo aspri combattimenti, il Re Maya Denawa fu finalmente sconfitto e distrutto dai signori della guerra sollevati dal dio Indra (il dio della guerra). La gente di Tenganan fu selezionata per amministrare il territorio conquistato utilizzando ogni mezzo per mantenerlo pulito e puro secondo un piano divino che voleva rendere il villaggio un microcosmo del mondo. Gli abitanti del villaggio di Tenganan , infatti, credevano che il Dio Indra fosse il dio di tutti gli dei.

Questo villaggio è stato chiuso al mondo esterno fino al 1970 ed era conosciuto dagli antropologi come una delle società più appartate dell’arcipelago, tanto che anche i balinesi da altri villaggi non vi potevano entrare. Tuttavia, rapidi cambiamenti avvennero in seguito: lo sviluppo delle comunicazioni locali da parte del governo centrale, la rottura delle regole endogamiche e infine l’apertura di Tenganan ai forestieri alla fine degli anni 80.

Entertaining music at Tenganan

Entertaining music at Tenganan

LO STILE DI VITA A TENGANAN 

Lo stile di vita alquanto unico di Tenganan è molto diverso dal resto di Bali: il villaggio è protetto da un rigido codice di isolazionismo, che ha le sue regole conservate nel corso dei secoli. Sono i costumi e lo stile di vita passati da una generazione a quella successiva a regnare nel villaggio. I suoi abitanti sono completamente autosufficienti e condividono tutti i redditi, che vengono poi ridistribuiti in base alle esigenze di ognuno. Questa è gente orgogliosa delle proprie condizioni di vita, dei loro mestieri e delle loro usanze; la comunità è importante e i capi villaggio sono eletti in modo democratico; i singoli individui sono importanti tanto quanto la comunità. Gli estranei non sono ancora autorizzati ad abitare all’interno del villaggio, secondo regole rigorose che dicono che solo chi è nato qui può diventare membro a pieno titolo della comunità.

La proprietà individuale di immobili non è riconosciuta. Tenganan conserva la mappatura originale del villaggio agrario della struttura tradizionale balinese e possiede enormi lotti di terre fertili e ben coltivate. Alcuni degli abitanti del villaggio lavorano nei campi agricoli, producendo abbastanza da soddisfare tutte le esigenze del paese. Gli antenati degli abitanti del villaggio conoscevano l’importanza di una foresta vicina per una vita sostenibile ed hanno perciò ben preservato la loro foresta e tutti i suoi contenuti per secoli.

Ma allora, da dove provengono queste persone?

Working on crafts

Working on crafts

IL POPOLO BALI AGA

La gente di Tenganan è chiamata Bali Aga – i ‘balinesi originali’ che discendono da un gruppo etnico unico che un tempo occupava l’isola, la gente del regno di Pegeng. Vivevano in piccole comunità isolate ed indipendenti tra le montagne dove trovavano rifugio dagli invasori imperialisti, e adoravano le potenti forze della natura e dei loro antenati. Nascoste tra le colline, queste persone si annerivano i denti, seppellivano i loro morti nella giungla perché  fossero portati via dagli spiriti e, per mezzo di sacrifici, portavano i loro spiriti ancestrali sulla Terra per proteggerli.

Nascosti tra le colline dell’est di Bali, è proprio a Tenganan dove i più conservatori tra gli Aga Bali preservano le antiche tradizioni con grande zelo. Le persone di Tenganan sono alte e snelle, hanno pelle bianca e modi raffinati, e la maggior parte degli uomini tengono ancora i capelli lunghi. I protocolli e le severe regole che consentono solo matrimoni tra i gruppi parentali garantiscono la genetica del tenganese puro.

Nonostante queste persone siano incredibilmente accoglienti, durante la vostra visita potreste  sentire la spiacevole sensazione di essere un intruso.

A craftman selling his producs at Tenganan

A craftman selling his producs at Tenganan

ARTE ED ARTIGIANATO

Alla fine ho deciso di alzarmi e camminare per il villaggio, ottenendo scorci di ciò che è la vita a Tenganan: piccole case con i tetti in pietra e cotto, persone che frequentano il templio, donne che trasportano frutta e verdura su panieri abilmente bilanciati sulla testa, casette dove donne sono impegnate alla tessitura ed alla stampa dei batik. Si tratta di un villaggio dal grande patrimonio culturale con percorsi lastricati, galli che scorrazzano, ed artigiani che producono una vasta gamma di manufatti che vengono poi venduti dalle loro famiglie. Ci siamo fermati a guardare una serie di dimostrazioni: disegni su lastre di bambù, manifattura di cesti, ed una delle cose per le quali Tenganan è davvero famosa: l’intricata doppia tessitura della stoffa ikat chiamata Geringsing. Tenganan è uno dei soli tre posti al mondo per la produzione e la tessitura Geringsing (gli altri due posti sono il Gujarat in India ed Okinawa in Giappone), la tecnica più rara di tessitura ikat nel mondo odierno. In questo processo unico, entrambi i fili orizzontali e verticali sono tinti in modo speciale in maniera che quando vengono tessuti, i disegni appaiono automaticamente nella stoffa. I pezzi tradizionali hanno solo tre colori e ci si può mettere fino ad un mese o più per produrli (ci hanno detto di un ikat per il quale sono occorsi otto anni per completarlo, anche se questo mi sembra un esagerazione).

Ikat weaving

Ikat weaving

Avevo sentito e letto di persone che consigliano di non comprare artigianato a Tenganan perché pare che i locali gonfino i prezzi. Io mi sono sentito quasi in obbligo di acquistare qualcosa, e alla fine ho scelto un sarong a doppia tessitura per quello che ho considerato un prezzo onesto per tutto il lavoro che viene messo nella sua produzione.

__________________________________

Il nostro tempo a Tenganan è stato ben speso. È possibile fare una visita di 10 minuti o di 10 ore, dipende da quello che cercate. I colori, la gente ed il patrimonio sono tutti presenti. Il miglior consiglio che vi posso dare è  quello di contrattare una guida, al fine di godere appieno l’importanza storica dei siti e di avere nozioni sulla cultura e sulle pratiche del paese. Arrivando presto, diciamo verso le 9, significa salvarsi dalla folla e fare foto migliori.

Ducks on the main concourse

Ducks on the main concourse

Il miglior periodo per visitare Tenganan è durante un evento annuale che cade nel mese di giugno: il Perang Pandan, o Guerra di Pandan, o Mekaré-kare. Le celebrazioni e le offerte in onore di Lord Indra includono una lotta a (finto) spargimento di sangue per il quale si utilizzano foglie di pandano, in cui tutti gli uomini del villaggio devono provare la loro virilità.

Tenganan è in collina e dista solo pochi chilometri dalla località balneare di Candi Dasa. Se vi capita di essere a Bali, non perdete questa opportunità!

Wikipedia ha una pagina in inglese dedicata a Tenganan:

https://en.wikipedia.org/wiki/Tenganan

PER PRENOTARE HOTEL IN OFFERTA A CANDIDASA CLICCATE QUI !

Share This

About the author

Thomas has a university background in the UK and in Latin America, with studies in Languages and Humanities, Culture, Literature and Economics. He started his Asian experience as a publisher in Krabi in 2005. Thomas has been editing local newspapers and magazines in England, Spain and Thailand for more than fifteen years. He is currently working on several projects in Thailand and abroad. Apart from Thailand, Thomas has lived in Italy, England, Venezuela, Cuba, Spain and Bali. He spends most of his time in Asia. During the years Thomas has developed a great understanding of several Asian cultures and people. He is also working freelance, writing short travel stories and articles for travel magazines. Follow Thomas on www.asianitinerary.com

View all articles by Thomas Gennaro