Selamat Penang

  • Service shop at the national park
  • Street food is everywhere in Penang
  • A beach within the national park
  • Jackfruit tree at the Tropical Spice Garden
  • A typical street in Penang
  • Pub in touristy Chulia Street
  • Chulia street in Georgetown, Penang
  • Georgetown street art
  • A beach within the national park
  • Taman Negara entrance signboard
  • Mural painting in a Penang street
  • Colourful rickshaw in Georgetown
  • Outside a Chinese temple
  • Lim Jetty in the past
  • The west side of Penang island - a different world away
  • Colonial house transformed into a restaurant in Georgetown Unesco area
  • Boats moored at Taman Negara national park
  • Georgetown wall art

L’isola di Penang – e la sua principale città Georgetown – è una di quelle esperienze di viaggio dove luoghi, odori, suoni e sapori si fondono insieme in un bazar eclettico che riporta a grandi ricordi.

Lim Jetty in the past

Lim Jetty in the past

La colorata storia di Penang si può rintracciare dal suo straordinario patrimonio architettonico risalente al 1786, quando Sir Francis Light convinse il Sultano di Kedah a cedere Pulau Penang (o l’isola della noce di betel) alla Compagnia Britannica delle Indie Orientali . Il primo insediamento che ebbe una crescita immediata fu battezzato Georgetown in onore del Re Giorgio III.

Oggi Georgetown è il principale crogiolo culturale e religioso di Penang nonché la sua capitale politica. Malesi, cinesi, indiani e diverse altre comunità coesistono in perfetta armonia. Siti e santuari riempiono la capitale a tal punto che la maggior parte di loro si trovano a pochi metri di distanza l’uno dall’altro.

Outside a Chinese temple

Outside a Chinese temple

Durante il mio soggiorno a Georgetown mi sono mescolato con masse di devoti musulmani, indù, buddisti e cristiani. Camminando lungo Lebuh Cannon Street, ho avuto occasione di visitare la Chiesa di San Giorgio, la Dea della Misericordia, il Tempio di Sri Mariamman, il Tempio Yap Knongsi e la Moschea Kapitan Keling. Una semplice svolta dopo Lebuh Acheh e mi sono imbattuto in una moschea malese. Ma se si pensa che questo è tanto, si pensi di nuovo perché Georgetown sfoggia, a parte quelli già citati, altri templi ed edifici culturali quali il Tempio di King Street, il Tempio Teochew, il Museo Islamico, la Cattedrale dell’Assunta, il Tempio Hainan,  il Tempio Benggali, il Cimitero Cristiano, il Tempio Cheah Kongsi e la Chiesa di San Francesco Saverio.

Street food is everywhere in Penang

Street food is everywhere in Penang

Una popolazione multirazziale porta anche varie opzioni culinarie. In Little India (in Lebuh Pasar) ho provato piatti indiani come il Nasai Kandar, un piatto indiano musulmano, e altre favorite specialità sub-continentali come Tosai, Idiapom, pollo tandoori e curry di lenticchie con pollo tikka, e una vasta scelta di chappati e pane naan. Queste mangiate a Georgetown mi hanno riportato ai ricordi della mistica India.

Per gli appassionati di cucina cinese, ci sono costine di maiale cotte al vapore, pao of char siew con ripieno di pasta dolce, har gao e tortine di carne fanno di un pasto una vera esperienza. L’altra avventura culinaria l’ho fatta nella zona di Gurney Drive, famosa per i suoi venditori ambulanti i cui banchetti offrono specialità di Penang come nasi goreng, rojak, asam laksa, hokkien mee e pasembor.

A beach within the national park

A beach within the national park

Quando ho sentito il bisogno di godere della natura, mi sono trovato a passeggiare in verdi parchi o lungo spiagge assolate. Una fuga dalla giungla di cemento di Georgetown è Penang Hill; ci si può salire facendo trekking, oppure utilizzando il treno funicolare pubblico – la mia scelta è caduta sulla seconda opzione. Una volta in cima si può godere di un clima fresco e di una vista fantastica. Da lì ho fatto un detour a un’altra destinazione classica, il giardino botanico, un’oasi di pace e tranquillità e un paradiso per gli amanti della botanica.

Taman Negara entrance signboard

Taman Negara entrance signboard

Una mattina presto ho preso l’autobus pubblico e in un’ora circa mi sono trovato a camminare nel Parco Nazionale di Penang, il Taman Negara, classificato nel Guinness dei Records come il parco più piccolo al mondo. Quello stesso pomeriggio ho pranzato sul lungomare nel piccolo villaggio di pescatori di Teluk Bahang, per poi passeggiare lungo la spiaggia dorata di Batu Ferringhi – famoso parco di divertimenti che comprende alberghi di lusso internazionali. Batu Ferringhi offre inoltre una vasta gamma di sport acquatici come vela, windsurf, sci d’acqua, parasailing e giri in barca. Altre attività ricreative sulla spiaggia comprendono equitazione e beach volley.

Colourful rickshaw in Georgetown

Colourful rickshaw in Georgetown

Penang è anche un centro dove fare shopping e divertirsi grazie ai suoi numerosi bar, centri commerciali, teatri e bazar situati in città. Per fare shopping ho scelto il Gurney Plaza, per poi godermi una performance culturale all’Eden Village Seafood. Se non fosse stato per il limite della mia carta di credito, molto probabilmente starei ancora ripagando i debiti di quel viaggio…

Georgetown, sede dell’amministrazione commerciale e centro nevralgico del periodo coloniale britannico, è cresciuta fondendo il meglio dell’Oriente e dell’Occidente. La fusione di queste due culture rende Penang un luogo unico sia per i visitatori che per i suoi abitanti. Infine, è da notare che in recenti sondaggi l’isola è stata classificata come uno dei migliori posti asiatici in cui vivere.

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About the author

Thomas has a university background in the UK and in Latin America, with studies in Languages and Humanities, Culture, Literature and Economics. He started his Asian experience as a publisher in Krabi in 2005. Thomas has been editing local newspapers and magazines in England, Spain and Thailand for more than fifteen years. He is currently working on several projects in Thailand and abroad. Apart from Thailand, Thomas has lived in Italy, England, Venezuela, Cuba, Spain and Bali. He spends most of his time in Asia. During the years Thomas has developed a great understanding of several Asian cultures and people. He is also working freelance, writing short travel stories and articles for travel magazines. Follow Thomas on www.asianitinerary.com

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